L’EUROPA SIAMO NOI
di Giuseppe Dambrosio
L’8 e 9 giugno 2024 siamo chiamati a votare per la decima legislatura del parlamento europeo che sarà composto da 720 parlamentari . Questa scadenza elettorale può essere una opportunità importante per noi italiani, cittadini europei?
Partiamo da un dato fondamentale: l’Europa siamo noi, e non è una frase ad effetto o di circostanza, come si potrebbe pensare a primo acchito. Siamo noi che eleggiamo gli europarlamentari italiani; è il governo italiano che nomina il proprio rappresentante nella Commissione europea (una delle principali istituzioni dell’Unione europea e suo organo esecutivo), i nostri ministri che si occupano delle specifiche politiche di settore ed il presidente del consiglio fa parte di diritto del consiglio dei capi di governo.
Ma rinfreschiamo alcune indicazioni utili: possono votare quelli che hanno compiuto 18 anni. Saranno eletti 76 parlamentari, tanti quanti ne spettano all’Italia. I membri del Parlamento europeo vengono eletti con un sistema elettorale proporzionale, ovvero l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti che dipende dai voti ricevuti. In Italia è possibile dare da una a tre preferenze per candidati di sesso diverso. Determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione in cui si vota (in Italia sono 5: Nord Occidentale, Nord Orientale, Centrale, Meridionale, Insulare) sono proclamati eletti i candidati che avranno preso più voti di preferenza. Ai fini dell’elezione dei membri italiani, le liste devono avere conseguito almeno il 4%.
Il parlamento europeo è l’unica assemblea transnazionale al mondo eletta direttamente dai cittadini dell’UE. I membri del parlamento europeo, insieme ai governi dei singoli paesi dell’UE, hanno il compito di legiferare e approvare le nuove disposizioni che regolano la vita dei cittadini dei paesi membri (attualmente 27).
Il Parlamento uscente comprende sette gruppi politici che quasi certamente saranno riconfermati nella prossima competizione elettorale: quello del Partito Popolare Europeo (PPE) di cui fanno parte gli eletti di Forza Italia. Il secondo gruppo è quello dei Socialisti e Democratici (S&D) di stampo progressista e socialdemocratico, rappresentato in Italia dal Partito Democratico. Il terzo è quello di Renew Europe (RE), che si ispira alle istanze liberali e comprende gli esponenti di Azione e Italia Viva. Segue il gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), di posizioni conservatrici e nazionaliste, ne fanno parte gli eurodeputati di Fratelli d’Italia la cui presidente eletta è Giorgia Meloni. Più a destra il gruppo sovranista ed euroscettico di Identità e Democrazia (ID) di cui fa parte La Lega di Salvini insieme al Rassemblement National francese di Marine Le Pen e Alternative für Deutschland tedesca. Sono rappresentati, inoltre, i Verdi federati con l’Alleanza Libera Europea (G/Efa) e il gruppo della Sinistra (GUE/NGL) su posizioni più radicali e anticapitaliste. Infine il gruppo dei “Non Iscritti” a cui hanno aderito gli eletti del Movimento 5 Stelle.
È un momento decisivo per la storia dell’Europa. Con Il nostro voto possiamo sconfiggere coloro che intendono sminuirne il ruolo e riaffermare il primato del diritto nazionale su quello europeo. Nonostante tanti limiti e contraddizioni, l’Unione Europea è progredita, anche se l’attendono tante sfide, a cominciare dalla guerra ancora in atto tra Russia e Ucraina.
È necessario spingere per la realizzazione di misure importanti volte ad accrescere la sovranità europea nella politica energetica e nel contrasto al cambiamento climatico, a contrastare le disuguaglianze sempre più accentuate all’interno dei paesi membri rilanciando un nuovo welfare europeo, ad dottare una comune politica europea rispettosa dei diritti e dei doveri dei migranti.
L’esito delle elezioni europee dipende dalle forze politiche europeiste di ciascun paese, se sapranno tener testa a quelle nazionaliste e populiste, candidando persone capaci di portare la loro passione, competenza ed esperienza nel Parlamento europeo. Ma dipende anche da noi, andando a votare e favorendo i candidati e partiti con programmi coerenti con il rafforzamento del progetto europeo.
Risuonano ancora attuali le parole di Altiero Spinelli, padre fondatore dell’U.E.: «Nella battaglia per l'unità europea è stata ed è tuttora necessaria una concentrazione di pensiero e di volontà per cogliere le occasioni favorevoli quando si presentano, per affrontare le disfatte quando arrivano, per decidere di continuare quando è necessario».