La mostra organizzata dall'Associazione Culturale Il Circolo delle Formiche in collaborazione con l' IPSAIC (Istituto per la Storia dell'Antifascismo e dell'Italia Contemporanea), presenta alcuni momenti della vita e dell'attività di Tommaso Fiore.
Uno dei curatori della mostra, Giuseppe Dambrosio, presenta l'iniziativa e spiega perchè tornare sull'intellettuale pugliese nel 2007
È finalmente disponibile presso le librerie ed edicole di Altamura il catalogo della mostra curato da Giuseppe Dambrosio con testi dello stesso curatore e di Anna Gervasio. Prefazione di Vito Antonio Leuzzi.
Materiali per la stampa.
Comunicato stampa | Invito | Poster
Foto in alta risoluzione | Uno dei pannelli in mostra
Ulteriori informazioni e materiali possono essere richiesti all'ufficio stampa della manifestazione:
Pasquale Dibenedetto: 333.4225560 |
La mostra organizzata dall’Associazione Culturale Il Circolo delle Formiche in collaborazione con l’IPSAIC (Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea), presenta alcuni momenti della vita e dell’attività di Tommaso Fiore legati alle vicende della sua città natale, Altamura, fra il 1919 e il 1922. E’ trattata, dunque, solo parte dell’esperienza umana, culturale, politica e amministrativa dello scrittore altamurano.
Tommaso Fiore nasce il 7 marzo 1884 ad Altamura da Vincenzo, capomastro, e Francesca Battista, tessitrice. Dopo le scuole elementari e il Ginnasio inferiore ad Altamura, prosegue gli studi nel Seminario di Conversano dal 1898.
Tommaso Fiore si inserisce nel dibattito che caratterizza gli ambienti politici e culturali circa la partecipazione dell’Italia alla Prima guerra mondiale, sostenendo l’ “interventismo democratico” di Gaetano Salvemini.
Tornato dal fronte, Tommaso Fiore si lega al combattentismo, un movimento di massa che tenta di rinnovare la situazione politica e sociale della Nazione, riproponendo in tempo di pace i legami di solidarietà sorti in trincea.
Altamura, negli anni Venti, era capoluogo del circondario situato nella parte sud-ovest della provincia di Bari, con una superficie di 1641,50 km2 ed una popolazione complessiva di 124.000 abitanti.
Nelle elezioni amministrative del 31 ottobre 1920, la lista dei Combattenti ebbe, nella provincia di Bari e ad Altamura, un notevole successo. Nel mandamento di Altamura, Fiore venne eletto consigliere provinciale
I
l bilancio del 1921, messo a punto dall’amministrazione Fiore, consentì al Comune di voltare pagina nel modo di gestire la cosa pubblica.
Per “fronteggiare la disoccupazione”, la giunta Fiore approntò progetti per la costruzione e il completamento di opere pubbliche.
Tommaso Fiore condusse con determinazione la battaglia per la prosecuzione dei lavori dell’acquedotto pugliese nel territorio di Altamura.
A pochi giorni dalle elezioni del 31 ottobre 1920, il sindaco Tommaso Fiore si occupò della “questione casa”.
Durante il sindacato di Fiore furono potenziate le Opere Pie Locali attive nel mondo dell’assistenza.
L’amministrazione Fiore fu molta attenta al mondo della scuola e investì molto nell’edilizia scolastica.
Con lo spegnersi del protagonismo dei combattenti, aumentò il controllo del senatore Melodia sull’amministrazione comunale.
L’intensa attività pubblicistica di Tommaso Fiore rappresenta un alto contributo alla vita culturale italiana
Già attivo nel Partito Socialista Unitario, Fiore collabora alla rivista antifascista «Il Caffè» di Riccardo Bauer
La battaglia meridionalista di Tommaso Fiore si attua anche attraverso l’attività di recupero e scoperta della cultura, della storia e della tradizione pugliese.
Nella città murgiana, da mercoledì 12 dicembre nella sala convegni dell’ABMC, la mostra sull’intellettuale meridionalista e sulla sua esperienza da sindaco.