TOMMASO FIORE e ALTAMURA, l’intellettuale, il politico, l’amministratore
Mostra documentaria e fotografica
a cura di Giuseppe Dambrosio e Anna Gervasio
Progetto grafico Antonio Cornacchia
Ex Conservatorio Santa Croce Altamura
19 - 24 maggio 2023
PRESENTAZIONE
19 maggio 2023 ore 19.00
Ex Conservatorio Santa Croce - Altamura
Intervengono:
Anna GERVASIO, Direttrice IPSAIC
Giuseppe DAMBROSIO, Presidente Circolo delle Formiche
Coordina Pasquale DIBENEDETTO, Giornalista
La mostra resterà aperta tutti i giorni
da venerdì 19 maggio a mercoledì 24 maggio 2023 con i seguenti orari:
mattino dalle ore 10.00 alle 12.30 solo per le scuole previa prenotazione al seguente indirizzo mail:
pomeriggio per gli altri visitatori dalle ore 17.00 alla 20.00
Per informazioni: 3498754486, 080/3107408
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La mostra, organizzata dall’Associazione Culturale Il Circolo delle Formiche in collaborazione con l’IPSAIC (Istituto per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea), curata da Anna Gervasio e Giuseppe Dambrosio e promossa dal Comune di Altamura in occasione del 50° anniversario della morte di Tommaso Fiore con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico Tommaso Fiore, illustra l’esperienza umana, culturale, politica e amministrativa dello scrittore altamurano nel primo ventennio del Novecento.
I 15 pannelli presentano alcuni momenti della vita e dell’attività di Tommaso Fiore legati alle vicende della sua città natale, Altamura, fra il 1919 e il 1922: la formazione, la guerra, il combattentismo, l’esperienza di sindaco dal 6 novembre 1920 fino al 12 maggio 1922. Il progetto politico presenta novità interessanti: dare impulso all’agricoltura attraverso la risoluzione del problema dell’irrigazione e la prosecuzione dei lavori dell’acquedotto pugliese, risolvere l’emergenza abitativa con la costruzione delle case popolari, ispirandosi al modello inglese allora imperante della “città giardino”.
L’amministrazione Fiore tiene in debito conto le istanze provenienti dal mondo del lavoro e dei disoccupati ed è molto attenta al mondo della scuola investendo risorse nell’edilizia scolastica. Per “fronteggiare la disoccupazione”, si approntano progetti per la costruzione e il completamento di opere pubbliche. I lavori vengono affidati, nella quasi totalità, alle cooperative che Fiore definisce “meravigliose, e invidia della Provincia”.