La recrudescenza del fascismo oggi
di Christian Raimo
Una decina di giorni fa ho pubblicato un testo sul neofascismo tra i ragazzi di superiori e università. Nell'articolo avevo messo a fuoco una serie di elementi, che dopo la tentata strage fascista di Macerata e soprattutto le sue reazioni - un punto di non ritorno – mi sono apparsi ancora più cruciali.
Li provo a mettere in fila.
1. C'è un ritorno del fascismo. Del fascismo, e non di un quasi fascismo, di un cripto fascismo. Il millantato rischio dell'antipolitica e del populismo ha invece dato spazio al ritorno del fascismo.
Il fascismo si distingue dal populismo per alcune caratteristiche fondamentali: l'organizzazione, l'apparato gerarchico, la violenza, la pedagogia totalitaria, il maschilismo, il militarismo, l'illiberalismo. Ci possono essere alcune di queste caratteristiche nel populismo - l'illiberalismo - ma altre sono in antitesi. Per esempio, l'apparato organizzativo.
Il fascismo che spesso si è immaginato di contrastare negli ultimi anni non era fascismo, ma una forma di populismo o di autoritarismo che preludeva al fascismo. Peron può portare a Videla.
L'altro fascismo che si è pensato di combattere è quello da macchietta, la chincaglieria di Predappio.
Nel frattempo il fascismo cresceva, trovava consensi, si organizzava.
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